La storia dell’azienda ha origine nel 2003 quando il fondatore Franco Selmin decide di acquistare dei terreni sui Colli Euganei.La ricerca è stata lunga, terreni ne ha visti tanti, ma alla fine solo un posto ha catturato la sua attenzione: Valle San Giorgio, loc. S.Biagio, piccola frazione del comune di Baone.Era la zona fra le più povere dei Colli, di sicuro la non più produttiva con terreni derivanti da una delle tante ex cave dove venivano estratte rocce tipiche la “Scaglia Rossa” e il “Biancone, piena di particolari che la rendono unica nel suo genere.Una vallata unica, da qui il nome VALLEBIO, alle pendici del Monte Rusta e Monte Fasolo dove ora sono presenti i vigneti e una parte collinare dove si può ammirare tutta la vallata.Questo è il posto scelto da Franco, il posto perfetto anche per la sua idea, azzardata per l’epoca, ma che con il tempo ha avuto un grande sviluppo su tutta l’area di Colli Euganei: IL BIOLOGICO.Infatti è questa la prima cosa che fa dopo aver acquistato i terreni, conversione di tutta l’azienda al metodo Biologico, una delle prime dei Colli Euganei.Col passare degli anni i vigneti sono aumentati, all’inizio era presente solo un piccolo vigneto situato all’entrata dell’azienda, di Cabernet Franc tuttora presente. Ad oggi l’azienda conta quasi 2 ettari fra Merlot – C.Carmenere – Chardonnay.Ad aiutare Franco nei terreni fin da piccolo c’era il figlio Enrico che da sempre ha mostrato una grande passione per la natura e il vigneto.Fino al 2015 l’azienda è stata mantenuta e seguita da Franco con l’aiuto di Enrico, anche se impegnato fra le scuole superiori di Agraria e l’università in cui l’indirizzo non poteva che essere Enologia.Nel 2016 Enrico dopo essersi laureato in Enologia a Udine ed essersi specializzato in viticoltura Biologica, intraprende la libera professione come consulente nella gestione dei vigneti Bio, specialmente in Friuli.Nello stesso anno decide di lavorare la vigna direttamente con l’idea di produrre e vinificare lui stesso.Come primo vino decide per un Merlot, che fosse di semplice “beva”, adatto sia come aperitivo sia da pasto. Un vino non troppo corposo ed elaborato, sfruttando al massimo i lieviti autoctoni delle uve senza aggiunte di nessun tipo, tutto questo per esaltare al meglio il Terroir del nostro territorio.Dalla Vendemmia 2016 nasce Scaja, il primo vino della nuova azienda passata da poco alla gestione di Enrico, mantenendo però il nome VALLEBIO.Scaja prende il nome dalla tipica roccia che si può vedere in tutta l’azienda, la roccia dove i nostri vigneti prendono la forza per produrre le uve.